Lo sbiancamento dentale

Avere i denti bianchi è un desiderio della stragrande maggioranza delle persone e, quasi sempre, viene richiesto in prima visita. 

Tuttavia occorre fare un po’ di chiarezza.

Partiamo dalle macchie sui denti, tipo quelle di caffè e di fumo, che vengono chiamate PIGMENTAZIONI ESTERNE e che vengono rimosse durante ogni seduta di igiene professionale, dato che non alterano il colore del dente .

Diverso è quando si vuole cambiare il croma del dente, che deriva dal colore della dentina (tessuto che si trova sotto allo smalto). 

Per ottenere questo risultato occorre un vero e proprio trattamento mirato, che consiste nell’applicazione in studio di un gel a base di sostanze sbiancanti (perossido di carbammide al 40%) per 20/25 minuti, eventualmente da ripetere dopo 8/10 giorni e solitamente seguito da una fase di consolidamento, eseguita a domicilio con un prodotto simile, ma meno concentrato.

Come tutte le procedure mediche anche lo sbiancamento non è esente da complicazioni, che sono per lo più transitorie (ipersensibilità, infiammazione gengivale ) , ma anche permanenti quando si effettua uno sbiancamento su denti otturati o ricostruiti, visto che il prodotto sbiancante non agisce sui materiali da restauro.

Per saperne di più, consultate: https://nicoladent.home.blog/2023/10/20/lo-sbiancamento-dentale/?fbclid=IwAR115qlO4H0ZuXRjYzEcurDtsgWT7xm-rd39HrqPqaQ6x-g_91r4gl5h4w0

Scritto e gestito direttamente dal nostro direttore sanitario Dottor Nicola De Angelis.